KPI esempi nel Marketing per PMI

All’interno di questo articolo forniremo alcuni KPI, esempi che le PMI possono utilizzare all’interno della propria gestione quotidiana. Suddivideremo i KPI in aree di appartenenza, al fine di avere un quadro il più attento e dettagliato possibile.

KPI esempi: Acquisizione & Traffico

  • visitatori unici
  • traffico per canale
  • tasso di rimbalzo
  • numero di pagine per visita
  • durata media della sessione
  • costo per click
  • tasso di conversione
  • click-through rate (CTR)
  • impression
  • portata (reach)
  • frequenza
  • costo per mille impression (CPM)

La prima area che vogliamo analizzare è l’acquisizione e il traffico in ambito digitale. Il KPI più diffuso è chiaramente quello dei visitatori unici, che misura il numero totale di individui che visitano un sito web o una piattaforma in un determinato arco temporale. Esso è molto utile per analizzare la portata generale ed efficacia delle varie campagne di marketing operativo.

Leggi qui un articolo dove parlo di qual è la differenza tra marketing strategico e operativo?

Un secondo KPI rilevante è il traffico per canale, che analizza la provenienza del traffico sul sito web, come ad esempio la ricerca organica, i social media o altre fonti.

Il tasso di rimbalzo evidenzia la percentuale di visitatori che abbandonano il sito web subito dopo averlo visualizzato; un indice elevato può indicare problematiche di contenuti, ovvero traffico di bassa qualità che non converte e non permette all’azienda di ottenere risultati sostenibili nel medio-lungo termine.

Un altro indicatore interessante è il numero di pagine per visita, ovvero il numero medio di pagine visitate dai singoli visitatori durante una sessione. Se tale valore è elevato, ad esempio maggiore di 2, significa che vi è un elevato coinvolgimento del soggetto, che è interessato a navigare all’interno del sito.

La durata media della sessione evidenzia il tempo medio trascorso all’interno di una visita al sito web.

Il costo per click (CPC) indica il costo medio pagato per ogni singolo click relativamente a un annuncio pubblicitario o a una sponsorizzata online.

Il tasso di conversione del traffico misura la percentuale di visitatori che completano una determinata azione desiderata, come ad esempio un click o uno scroll della pagina.

Molto importante è anche il Click-through rate (CTR), che analizza la percentuale di utenti che cliccano su un determinato link specifico rispetto alla totalità dei clienti, come ad esempio all’interno di un annuncio con un link esterno.

Leggi qui un articolo dove spiego cosa si intende per buyer personas

Le impression rappresentano il numero di volte in cui un annuncio è stato visualizzato, mentre la portata (reach) indica il numero di persone che hanno visto singolarmente un determinato annuncio.

Parliamo di frequenza come il numero medio di volte in cui un determinato soggetto ha visto un determinato annuncio o contenuto.

Infine, il costo per mille impression (CPM) evidenzia il costo per visualizzare un annuncio 1000 volte.

 

KPI esempi: Coinvolgimento & Comportamento

  • tasso di apertura delle email
  • tasso di conversione del modulo
  • condivisioni sui social media

Per quanto riguarda il coinvolgimento e il comportamento, non possiamo non citare il tasso di apertura delle email, che evidenzia la percentuale di destinatari che aprono le email all’interno delle campagne di email marketing. Un valore elevato evidenzia l’efficacia dell’oggetto e della segmentazione dei clienti; valori superiori al 30% indicano una buona performance della campagna.

In seconda battuta, è rilevante il tasso di conversione del modulo, ovvero la percentuale di persone che hanno compilato un modulo all’interno di un sito web. Questo KPI è utile per evidenziare l’efficacia della user experience e l’interesse dell’utente nei confronti di una determinata azienda. È molto utile per le aziende che vogliono realizzare lead generation o facilitare il download di documenti strategici.

Interessante è anche osservare le condivisioni sui social media, relativamente ai diversi post pubblicati, che evidenziano quanto un determinato contenuto possa essere ritenuto interessante sia dal punto di vista organico che della viralità dei contenuti sponsorizzati.

Leggi qui un articolo dove parlo dei piani marketing per PMI: come farli

 

Lead Generation & Vendite

  • costo per lead
  • tasso di conversione dei lead
  • valore medio degli ordini
  • tasso di abbandono del carrello
  • Customer Lifetime Value (CLTV)

Relativamente alla lead generation e alle vendite, è molto importante il costo per lead, ovvero il costo medio che deve essere sostenuto dall’azienda per acquisire un nuovo lead, cioè un contatto qualificato. In questo caso, si parla di equilibrio tra qualità e costo, poiché un costo per lead troppo basso spesso evidenzia una qualità non eccelsa, mentre un costo per lead molto alto può indicare problematiche legate al target dei clienti.

Dopo aver effettuato la lead generation, è necessario analizzare il tasso di conversione dei lead, ovvero la percentuale di lead che si convertono in clienti paganti; questo aspetto misura l’efficacia del processo di vendita e della forza vendita.

Non meno importante è il valore medio degli ordini, ovvero l’importo medio del ticket che i singoli clienti sostengono nelle varie fasi di acquisto. Questo KPI è molto utile per valutare la redditività e le diverse strategie di marketing operativo.

Nell’eventualità di un e-commerce, è importante analizzare il tasso di abbandono del carrello, che evidenzia la percentuale di utenti che aggiungono prodotti al carrello ma non completano l’acquisto. È possibile recuperare questi clienti tramite tecniche avanzate di marketing e risolvere eventuali problematiche legate ai carrelli abbandonati.

Infine, non dimentichiamo il Customer Lifetime Value (CLTV), ovvero la previsione del profitto totale che un’azienda può aspettarsi da un cliente durante tutta la sua vita.

Leggi qui un articolo dove parlo del Digital marketing per PMI: cos’è e come farlo