Quali sono i segmenti di mercato?

Quali sono i segmenti del mercato?

I segmenti di mercato sono un concetto chiave che deve essere analizzato nel dettaglio all’interno di una strategia di marketing strategico. Esso è fondamentale per il successo di qualunque azienda, in quanto permette di comprendere e sfruttare al meglio quella determinata area del mercato. Individuare i segmenti del mercato, grazie al processo di segmentazione, permette alle aziende, alle PMI, ma anche alle startup, di suddividere l’intero mercato in gruppi più piccoli e omogenei di consumatori con caratteristiche, bisogni e comportamenti simili tra loro. In questo modo, le aziende e le startup possono personalizzare i propri prodotti e servizi, ma anche le strategie di marketing connesse, al fine di soddisfare le esigenze specifiche di ciascun segmento. Inoltre, ne consegue un aumento dell’efficacia dell’attività complessiva e della strategia di marketing, aumentando quindi le vendite e, nello step successivo, la fidelizzazione dei clienti. Segmentare il mercato è fondamentale per non andare a parlare a tutti nello stesso modo. Ogni singolo cliente ha una tipologia diversa di bisogno e quindi è necessario effettuare il processo di segmentazione del mercato.

Cos’è la segmentazione del mercato?

Prima di entrare nel dettaglio dell’argomento e analizzare i diversi tipi di segmento del mercato, dobbiamo comprendere al cento per cento cosa sia la segmentazione di mercato. Se ipotizziamo che il mercato sia eterogeneo e caratterizzato da una diversità e complessità di clienti, il processo di segmentazione del mercato permette di suddividere il mercato stesso in sottogruppi di consumatori, che possono essere definiti segmenti.

Tale processo di segmentazione si basa su alcune caratteristiche condivise e definite dall’azienda. Lo scopo ultimo della segmentazione del mercato è l’identificazione di gruppi di clienti, che andranno a rispondere e a identificarsi in determinate strategie di marketing. Alla base di tutto tale processo c’è l’ipotesi forte, ovvero che i clienti che rientrano all’interno di un segmento del mercato abbiano i medesimi bisogni. I clienti, invece, che rientrano all’interno di altri segmenti del mercato rispetto al primo segmento, hanno bisogni differenti. Questo passaggio è fondamentale al fine di suddividere il mercato in diversi segmenti e adattare la strategia e la fase comunicativa a ogni tipologia di segmento. Questo è necessario, inoltre, al fine di soddisfare tutte le esigenze specifiche di ciascun segmento in modo più efficace ed efficiente.

Importanza della segmentazione del mercato

Esistono diverse motivazioni che sottolineano l’importanza della segmentazione del mercato e della creazione dei segmenti del mercato.

  1. Personalizzazione: Le aziende possono personalizzare i propri prodotti e servizi, ma anche tutta la fase comunicativa, con l’obiettivo di intercettare e soddisfare le esigenze specifiche e caratteristiche di ogni singolo segmento. In questo modo, il cliente si sente maggiormente ascoltato e la probabilità di conversione e di vendita aumenta decisamente.
  2. Efficienza: Concentrandosi su uno o più segmenti del mercato, l’azienda può aumentare la propria efficienza in fase di investimenti, anche in termini economici. In una fase in cui il marketing e le spese pubblicitarie vedono aumentare i propri costi a causa di un incremento e di un’apertura delle sponsorizzate da parte della maggioranza, se non della totalità, delle aziende, effettuare una segmentazione del mercato e individuare i segmenti più propensi all’acquisto è un aspetto di elevata efficienza strategica.
  3. Vantaggio competitivo: Se l’azienda si specializza su uno o più segmenti del mercato, riesce a ottenere anche un vantaggio competitivo, in quanto quest’ultima si identifica nella mente dei clienti come colei che risolve il problema. Diventare la prima azienda che viene in mente ai clienti per soddisfare quel determinato bisogno è il sogno di qualunque azienda. In considerazione del fatto che le aziende hanno comunque un budget limitato, è necessario andare a definire un segmento del mercato molto ben preciso, proprio per non andare a sperperare i soldi e creare quindi una perdita di efficienza in fase di investimento.
  4. Fidelizzazione dei clienti: Aspetto non secondario è la fidelizzazione dei clienti, che si ottiene nel momento in cui quest’ultimo ha acquistato un prodotto e si trova bene con il nostro prodotto o servizio, comprendendo come l’azienda sia in linea con i propri principi e perfettamente in grado di rispondere alle proprie esigenze. Clienti soddisfatti sono infatti maggiormente propensi a rimanere fedeli al brand e a raccomandarlo ad altri clienti.
  5. Allocazione ottimale delle risorse: In termini prettamente economici e gestionali, l’allocazione delle risorse economiche viene ottimizzata nel momento in cui il cliente rientra all’interno di un determinato segmento e l’azienda riesce a intercettarlo, portando un valore aggiunto rispetto ai competitor. Tale processo permette di allocare ottimamente le risorse economiche e, anche in termini di risorse umane, per la definizione e l’ottimizzazione del prodotto o servizio.
  6. Miglioramento della comunicazione: La fase di comunicazione migliora decisamente, in quanto, se conosciamo il nostro cliente target, possiamo creare un processo ottimizzato all’interno della fase di comunicazione. Detto in parole più semplici, la linea comunicativa per quel determinato segmento di mercato vede aumentare la personalizzazione, la quale cambierà ovviamente per altri segmenti del mercato, dove vi saranno altri bisogni e altre esigenze da parte di altri clienti.

Principali tipi di segmenti del mercato

Esistono diverse tipologie di approcci alla segmentazione del mercato, ognuna basata su criteri specifici. I principali tipi di segmenti di mercato che la letteratura economica evidenzia sono i seguenti:

1. Segmentazione geografica

La segmentazione geografica, come dice la parola stessa, suddivide il mercato in tanti piccoli segmenti a seconda della posizione geografica dei consumatori. Questa tipologia di segmentazione del mercato si basa sul concetto che un cliente che si trova a Milano ha esigenze diverse rispetto a clienti che si trovano a Roma. Su questo aspetto, è anche doveroso affermare che alcune PMI o startup sono posizionate su determinate aree geografiche anche in relazione ai propri prodotti o servizi. Parliamo, infatti, di economia locale nell’eventualità che una determinata azienda offra prodotti o servizi localizzati su una determinata area geografica italiana.

Criteri di segmentazione geografica:

  • Paesi
  • Regioni
  • Stati o province
  • Città
  • Quartieri
  • Clima
  • Densità di popolazione (urbana, suburbana, rurale)

Se ipotizziamo di avere una determinata azienda di abbigliamento o di calzature che produce diversi modelli, possiamo parlare di segmentazione geografica se viene effettuata una divisione dei clienti su segmenti legati alla loro residenza. Persone che abitano a Milano possono avere diverse esigenze in termini di calzature rispetto a soggetti che abitano a Bormio oppure a Catania. Le temperature geografiche, infatti, possono influire notevolmente sulla scelta, anche in relazione ai materiali e alla fase produttiva dei prodotti.

La segmentazione geografica è molto utile per tutte quelle aziende che sono presenti anche su scala globale ma che hanno necessità di personalizzare la fase comunicativa e tutti i prodotti e servizi su base nazionale. In questo modo, vi è una caratterizzazione maggiore relativamente alle peculiarità locali di un determinato brand internazionale. Le differenze culturali possono essere maggiormente attenzionate in tal senso, al fine di avere anche un ritorno e un’identificazione maggiore dei clienti in relazione a quella determinata azienda per quel determinato tipo di prodotto, servizio e bisogno.

2. Segmentazione demografica

Si parla di segmentazione demografica nel momento in cui l’azienda divide il mercato a seconda delle caratteristiche demografiche della popolazione. Tale aspetto è uno dei processi di segmentazione del mercato più semplici, ma anche più importanti, ed è molto facilmente misurabile. I dati che spingono l’azienda a effettuare una segmentazione del mercato, infatti, sono molto spesso disponibili nelle grandi banche dati o nei siti web delle istituzioni pubbliche.

Criteri di segmentazione demografica:

  • Età
  • Genere
  • Reddito
  • Livello di istruzione
  • Occupazione
  • Stato civile
  • Dimensione della famiglia
  • Religione
  • Nazionalità

Un’azienda potrebbe, infatti, effettuare una segmentazione demografica nell’eventualità che sviluppasse delle linee di prodotti dedicati a determinate fasce di età, come ad esempio i prodotti antietà, o anche prodotti legati ai più giovani o alla Gen Z, relativamente a skincare o quant’altro.

La segmentazione demografica è molto utilizzata, anche se dobbiamo dire che non sempre effettuare una segmentazione demografica possa essere l’unica tipologia di segmentazione preferibile da attuare, in quanto non sempre i bisogni delle persone variano a seconda dell’età. Possiamo dire, infatti, che la segmentazione demografica può essere un buon metodo di prima valutazione, che deve essere poi integrato con altre forme di segmentazione, proprio perché tra i diciottenni possono essere presenti più tipologie di soggetti con diverse esigenze personali.

3. Segmentazione psicografica

Una forma interessante di segmentazione è sicuramente quella psicografica, ovvero la segmentazione che divide il mercato in segmenti in base a caratteristiche psicologiche o ai comportamenti dei consumatori. Parliamo, ad esempio, della personalità, ma anche dello stile di vita, dei valori e delle abitudini. Tale forma di segmentazione del mercato va ben oltre i semplici dati numerici di una segmentazione demografica e cerca di comprendere le motivazioni che stanno alla base di determinate scelte. Si cerca, in altre parole, di andare a fondo relativamente alle necessità delle persone, senza limitarsi a segmentare il mercato in base all’età delle persone, ad esempio, o al luogo in cui risiedono.

Criteri di segmentazione psicografica:

  • Stile di vita
  • Interessi
  • Opinioni
  • Valori
  • Attitudini
  • Personalità

Una determinata azienda potrebbe segmentare il mercato a seconda dei comportamenti delle persone, suddividendo il mercato automotive e offrendo SUV per famiglie numerose, auto sportive per gli amanti dell’adrenalina e veicoli elettrici per tutti coloro che sono attenti all’ambiente e a una mobilità sostenibile.

La segmentazione psicografica è molto utile in quanto cerca di andare a fondo relativamente alle necessità delle persone e di comprendere qual è la personalità che ogni cliente ha. Tale processo permette anche di personalizzare in modo più puntuale tutta la comunicazione. Se un cliente, infatti, riesce a percepire l’azienda come vicina rispetto ai suoi bisogni veri e profondi, ha una maggiore probabilità di conversione.

4. Segmentazione comportamentale

La segmentazione comportamentale ha l’obiettivo di segmentare il mercato in segmenti in base al comportamento che i clienti hanno in relazione al prodotto o servizio. In questo caso, si parla non di bisogni o esigenze, ma di modalità di interazione che i clienti hanno con il prodotto o servizio.

Criteri di segmentazione comportamentale:

  • Frequenza d’uso
  • Fedeltà al marchio
  • Benefici ricercati
  • Occasioni d’uso
  • Status di utilizzo (utente, non utente, ex utente, potenziale utente)
  • Tasso di utilizzo (light user, medium user, heavy user)
  • Stadio di acquisto (consapevolezza, interesse, valutazione, decisione)

Un esempio più semplice di segmentazione comportamentale è quella legata alla frequenza, ovvero il numero di volte che un determinato prodotto potrebbe essere utilizzato. Un esempio classico sono i software che possono essere oggetto di abbonamento mensile, invece che di acquisto una tantum da parte di un cliente.

Anche in questo caso, la segmentazione comportamentale è molto utile in quanto mira a fidelizzare il cliente e a permettere di proporre al cliente stesso acquisti di pacchetti aggiuntivi di prodotti e servizi.

5. Segmentazione culturale

Come quinto esempio di segmentazione, abbiamo la segmentazione culturale, ovvero quel processo che permette di suddividere il mercato in segmenti in base alle caratteristiche culturali dei consumatori. Tale processo aiuta le aziende che sono attive sui mercati globali per attività commerciali localizzate in nazioni con diversi asset culturali. Anche in questo caso, la segmentazione culturale è molto utile in quanto mira a fidelizzare il cliente e a permettere di proporre al cliente stesso acquisti di pacchetti aggiuntivi di prodotti e servizi.

Criteri di segmentazione culturale:

  • Nazionalità
  • Etnia
  • Lingua
  • Tradizioni
  • Valori culturali

Tutte le aziende che sono presenti su scala globale hanno interesse a utilizzare tra le forme di segmentazione quella culturale, proprio perché riescono a entrare maggiormente in relazione con i propri clienti e a soddisfare le preferenze personali, oltre che le norme culturali delle diverse aree del mondo.

Tale forma di segmentazione è molto importante all’interno di un mercato sempre più globalizzato, dove le aziende devono chiaramente navigare tra le diverse forme di competizione e di presenza all’interno del mercato stesso.

Leggi qui l’articolo dove ti spiego Che cosa si intende per marketing strategico?

Il processo di segmentazione del mercato

Al fine di implementare un’efficace segmentazione del mercato, dobbiamo chiaramente effettuare una serie di fasi, una concatenata all’altra. La prima può essere definita come la fase di identificazione delle variabili di segmentazione e prevede la determinazione di criteri di segmentazione che sono maggiormente rilevanti per quella determinata area del mercato. Potremo scegliere determinate variabili demografiche, geografiche, comportamentali o psicografiche, oppure anche una combinazione di queste. Non vi è mai una regola generale e molto dipende dal segmento di mercato e dalla tipologia di azienda che abbiamo in essere.

Successivamente, la seconda fase è quella dello sviluppo dei profili dei segmenti, ovvero la descrizione dettagliata di ciascun segmento. In questo modo, l’azienda può avere una più chiara comprensione delle caratteristiche, dei comportamenti e dei bisogni dei clienti target all’interno di ciascun gruppo. Si tratta quindi di una fase successiva alla prima che va a individuare i primi pilastri della comunicazione che si andrà a definire.

La terza fase è una valutazione dell’attrattività dei segmenti, in quanto non tutti i segmenti sono attrattivi per l’azienda. Si cerca di capire quindi il potenziale di ciascun segmento con tutta una serie di strumenti, quali ad esempio la matrice di Ansoff oppure altre tipologie di matrici previste dalla letteratura economica.

Il quarto step è quello della selezione dei segmenti target. L’azienda sceglie infatti quali sono i segmenti target su cui andrà a concentrarsi e che dovranno offrire un tasso di crescita migliore per l’azienda stessa, anche in termini di redditività e ritorno degli investimenti. Dobbiamo sempre considerare l’azienda come un attore economico che ha l’obiettivo di perseguire un obiettivo di redditività in relazione anche alle proprie capacità produttive e organizzative.

Il quinto step è lo sviluppo di strategie di posizionamento all’interno di ogni segmento del mercato. Si cerca quindi di aggiungere una propria offerta di valore all’interno del mercato tramite il posizionamento di prodotti e servizi che riescono a intercettare in modo corretto e preciso i bisogni dei singoli clienti target presenti all’interno di quel determinato segmento.

La sesta e ultima fase è quella di implementazione e monitoraggio, ovvero la strutturazione più solida di tutta una serie di strategie di marketing specifiche per quel determinato segmento, oltre al monitoraggio di indicatori di valore nel tempo. Anche in questo caso non c’è un singolo indicatore di valore, perché ogni segmento può essere collegato a diverse tipologie di indicatori.

Criteri per una segmentazione efficace

Dopo aver parlato della segmentazione del mercato e di tutto il suo processo, cerchiamo ora di comprendere quali siano i criteri per una segmentazione efficace. Il primo criterio è chiaramente la misurabilità, ovvero i segmenti devono essere quantificabili e misurabili al fine di avere una valutazione della dimensione e del potenziale di ciascun segmento.

Non dimentichiamo altresì l’accessibilità, ovvero l’azienda deve essere in grado di poter raggiungere i segmenti identificati tramite i mercati disponibili. Se un determinato mercato, infatti, non può essere raggiunto per tutta una serie di motivazioni legate alla struttura dell’azienda oppure a barriere all’entrata di varie tipologie, legate oppure alla presenza già importante di altri player, è chiaro che non è utile concentrarsi su tale segmento.

I segmenti, inoltre, devono essere abbastanza grandi o redditizi per poter garantire una continuità nella fase di programmazione e di sviluppo di tecnologie, prodotti e servizi per l’azienda. Un mercato molto di nicchia potrebbe significare una carenza sotto l’aspetto della redditività sia nel breve che nel medio-lungo periodo.

Non dimentichiamo anche la capacità dell’azienda di differenziare i propri prodotti all’interno di diversi mercati, e quindi parliamo anche del concetto di differenziabilità. Se due segmenti, infatti, rispondono in modo identico ai medesimi stimoli di marketing, parliamo quindi di un unico segmento e non di due tipologie diverse di segmenti distinti.

L’azienda, inoltre, deve essere in grado di poter agire sul mercato in modo immediato e rapido. Questo è un aspetto fondamentale al di fuori del quale non possiamo parlare di una convenienza dell’azienda nell’essere presente all’interno di questo mercato.

L’ultimo criterio importante è chiaramente la stabilità, poiché nessun segmento di mercato instabile può essere perseguito da parte dell’azienda secondo un criterio di economicità e di razionalità. Non possiamo pensare che un mercato instabile sia vantaggioso per l’azienda, in quanto gli investimenti di inserimento all’interno del mercato sono comunque da tenere in considerazione, così come quelli per il mantenimento nel medio-lungo periodo.

Vantaggi della segmentazione del mercato

La segmentazione del mercato ha sicuramente tutta una serie di vantaggi, a partire dalla miglior comprensione dei clienti. Se un’azienda segmenta il mercato in tanti piccoli mini segmenti, essa può comprendere maggiormente le esigenze del singolo cliente, che può avere determinati bisogni, desideri o anche paure distinte da altre persone. Anticipare quindi le future esigenze dei singoli clienti è possibile solo se vi è una segmentazione precisa e dettagliata del mercato.

In seconda battuta, non dimentichiamo anche la necessità di posizionare risorse economiche nella fase di sviluppo del determinato segmento. L’allocazione efficiente delle risorse è un aspetto prioritario per chiunque gestisca un budget, e a maggior ragione all’interno di una fase di segmentazione del mercato.

Nuovi mercati possono essere facilmente identificati se un determinato mercato viene segmentato e quindi osservato nelle micro-caratteristiche. L’analisi dettagliata del mercato permette infatti di individuare eventuali trend in crescita, con nuove opportunità di mercato per l’azienda.

Il vantaggio competitivo è anche una conseguenza diretta di una segmentazione di mercato efficace, in quanto permette all’azienda di differenziarsi dalla concorrenza con prodotti più mirati e specifici, senza andare a creare l’ennesimo prodotto clone rispetto ad altre aziende.

Una volta creato un prodotto migliore e ottenuto un vantaggio competitivo, l’azienda ha il vantaggio di avere una migliore soddisfazione del cliente, in quanto quest’ultimo percepisce l’azienda come più vicina e in linea con le proprie esigenze.

Anche i prezzi possono essere ottimizzati all’interno di un mercato, ottenendo quindi una riduzione del livello di prezzi in determinati mini segmenti di mercato. Questo permette di ottenere una migliore soddisfazione dei clienti grazie alla riduzione del prezzo di mercato di un determinato mini segmento.

Identificando nuovi segmenti di mercato, le aziende possono prevedere un’espansione del mercato secondo aree di sviluppo che magari qualche mese fa non erano contemplate, migliorando complessivamente la tecnologia.

Ultimo ma non meno importante, anche il servizio di soddisfazione dei clienti e di assistenza può essere migliorato a seconda delle singole esigenze dei clienti.

Sfide nella segmentazione del mercato

Chiaramente, esistono anche delle sfide importanti che l’azienda deve affrontare per segmentare in modo preciso ed efficace il mercato. Sicuramente si tratta di un processo complesso e dispendioso in termini di tempo e risorse. È necessario infatti ottenere e raccogliere tutta una serie di dati ed effettuare un’analisi approfondita di questi ultimi affinché l’analisi complessiva sia di qualità e di valore. Tutto questo può essere impegnativo per molte aziende che sono carenti sotto l’aspetto della forza lavoro.

La segmentazione del mercato è chiaramente collegata a un determinato livello di costi che non tutte le aziende possono permettersi. Segmentare il mercato in tanti mini segmenti vuol dire anche moltiplicare processi di produzione e quindi anche processi di supervisione e di ottimizzazione dei prodotti e servizi. Le piccole aziende non possono sviluppare un’eccessiva segmentazione del mercato proprio per una problematica in tal senso.

La precisione dei dati, inoltre, potrebbe non essere elevata se si va a minisegmentare il mercato, a meno che non si disponga di un comparto interno capace di effettuare analisi qualitative di valore e di ottenere una serie di dati utili per la programmazione economica e la pianificazione del marketing.

Il marketing stesso, però, deve tenere a bada tutte le variazioni del mercato per eventuali cambiamenti di quest’ultimo dovuti a processi tecnologici oppure a usi e consumi che possono variare.

Una sovra-segmentazione, ovvero il rischio di suddividere il mercato in troppi piccoli segmenti specifici, rende difficile anche l’inserimento efficace con una serie di costi di investimento pubblicitario, ad esempio, dell’azienda in essi.

Nell’eventualità che l’azienda crei una serie di prodotti o servizi altamente specifici per tutti i segmenti di mercato, dobbiamo sempre ricordarci del dualismo tra standardizzazione e personalizzazione dei prodotti e servizi. Se la segmentazione spinge verso la personalizzazione, le aziende devono comunque considerare anche uno zoccolo duro di standardizzazione dei servizi, al fine di non avere picchi elevati di costi inerenti alla produzione di prodotti o servizi specifici per quel determinato segmento.

Implementare una strategia può comportare anche delle problematiche a livello organizzativo all’interno dell’azienda, che in caso di carenza di personale potrebbe contrastare la volontà dell’azienda di svilupparsi su più segmenti.

Non dimentichiamo, inoltre, tutte le questioni relative alla privacy che possono sorgere nell’eventualità che l’azienda voglia segmentare ai massimi livelli il mercato. È molto più facile ottenere informazioni su un campione ampio di popolazione che ottenere informazioni precise su una determinata nicchia di mercato. I dati, o meglio i big data, sono facilmente ottenibili anche gratuitamente, senza problematiche di privacy che invece possono sorgere nell’eventualità che si vada a perfezionare il campione che vogliamo inserire all’interno di un mini segmento.

Leggi qui l’articolo dove parliamo della differenza tra Marketing Strategico e Marketing Operativo

Tendenze future nella segmentazione del mercato

Il concetto di segmentazione del mercato non è statico e varia in base al periodo storico e ai cambiamenti sociali, economici e tecnologici che il mercato subisce.

L’avvento dell’intelligenza artificiale e dei Big Data permette di ottenere una segmentazione di mercato basata sui dati, ovvero su una serie di informazioni legate a un elevato numero di preferenze e comportamenti che possono essere ottenuti anche in tempo reale.

Alla luce dell’esperienza del cliente (Customer Experience) e del suo percorso (Customer Journey) negli ultimi anni, possiamo anche dire che la segmentazione può essere realizzata in termini cross-channel, ovvero con un’interazione su più touchpoint per lo stesso soggetto. Questo comporta una maggiore complessità, proprio perché le persone stanno aumentando la loro presenza su diversi canali di interazione con le aziende, sia online che offline.

Una personalizzazione basata sul valore del ciclo di vita del cliente è sicuramente molto importante, considerando l’incremento dell’importanza della fidelizzazione del cliente stesso. Questo tipo di segmentazione deve essere attentamente considerato dalle aziende, soprattutto se sono in grado di produrre beni che possono essere acquistati più volte, aumentando così la fidelizzazione del cliente verso l’azienda.

Inoltre, la segmentazione basata sull’esperienza consente di suddividere il mercato in base all’esperienza cercata e alla versatilità di un determinato prodotto sotto diverse prospettive.

Con l’avvento dei social media e l’uso sempre più invasivo di questi strumenti nel panorama aziendale, c’è anche l’aspetto dell’esperienza di segmentazione basata sui social. Alcune aziende possono trarre vantaggio nel posizionarsi su determinati social network come Facebook rispetto a LinkedIn o Instagram. La scelta del social network non è un aspetto secondario e fa parte del marketing operativo, che tuttavia deve avere chiare indicazioni dal marketing strategico.

Esempi pratici di segmentazione del mercato

Dopo aver esaminato dettagliatamente le varie forme di segmentazione e le sfide che le aziende possono incontrare, introduciamo alcuni esempi per una migliore comprensione.

Nike, uno dei marchi più noti nel settore dell’abbigliamento sportivo, segmenta il mercato in base a diversi criteri, come il tipo di sport praticato, il livello di prestazioni e lo stile di vita dei consumatori. Nike offre prodotti differenziati per atleti professionisti, amatori e per chi cerca un prodotto con un’identità sportiva specifica, suddividendo anche le scarpe tra modelli per il basket e per il calcio. In questo modo, Nike si posiziona come un punto di riferimento per ciascun segmento all’interno del suo vasto mercato.

Amazon, il gigante dell’e-commerce, utilizza una segmentazione complessa basata sull’analisi dei dati storici di acquisto dei clienti. Grazie alla vasta quantità di dati raccolti, Amazon riesce a predire le preferenze di acquisto e offre servizi premium come Amazon Prime, sfruttando anche le informazioni precise ottenute dal monitoraggio del comportamento di navigazione sia sul sito che sull’app.

BMW è un esempio significativo nel settore automobilistico, segmentando il mercato in base alle esigenze specifiche dei consumatori. BMW offre una gamma di veicoli sportivi, familiari e compatti per la città, mantenendosi sempre nel segmento premium. Nel corso degli anni, BMW ha creato vetture che rappresentano uno status di vita e offrono un’esperienza premium, indipendentemente dalle esigenze di spaziosità o sportività dei clienti.

Questi esempi illustrano come le aziende utilizzano la segmentazione del mercato per adattare i loro prodotti e servizi alle diverse esigenze e preferenze dei consumatori, ottenendo così un vantaggio competitivo nel mercato.

Conclusione

Per concludere, possiamo affermare che la segmentazione del mercato rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per qualsiasi azienda. Non è pensabile realizzare un’analisi o una strategia di marketing senza considerare la fase di segmentazione del mercato. Trattare l’intero mercato come un unico segmento significa comunicare con un unico tono indipendentemente dalle diverse esigenze, bisogni e caratteristiche dei singoli consumatori. Segmentare il mercato consente di ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, a condizione che l’azienda sia in grado di fornire prodotti di elevata qualità specificamente adattati ai segmenti identificati. Tuttavia, una segmentazione grossolana potrebbe produrre risultati subottimali o addirittura danneggiare l’azienda.

È importante sottolineare che la segmentazione del mercato non è una panacea e non garantisce automaticamente il successo, poiché ogni prodotto deve comunque essere validato dal segmento di mercato. Con l’avanzare dell’intelligenza artificiale e dei modelli comportamentali e psicologici in sviluppo, la segmentazione del mercato diventerà sempre più cruciale, poiché simboleggia una personalizzazione sempre più identitaria per ciascun individuo.

La segmentazione del mercato consente di comprendere meglio le esigenze dei clienti e di allocare le risorse in modo più efficiente, permettendo lo sviluppo preciso di prodotti e servizi e la creazione di strategie di marketing più efficaci.

Non tutte le aziende possono permettersi una segmentazione minuziosa del mercato, ma questo aspetto deve essere considerato nella fase di sviluppo dell’analisi di marketing strategico, valutando i costi e i benefici associati. Le aziende che riescono a sviluppare numerosi segmenti di mercato senza superare la gestibilità otterranno un vantaggio competitivo significativo e saranno percepite come la scelta ottimale dai consumatori all’interno di questi mini segmenti durante il processo di acquisto.

L’adattabilità dell’azienda ai cambiamenti di mercato è cruciale per entrare e rimanere all’interno di nicchie di mercato redditizie nel medio-lungo periodo.

Infine, la segmentazione del mercato non è una tattica isolata, ma è parte integrante di una strategia più ampia di posizionamento del marchio nel mercato. È essenziale un continuo aggiornamento e apprendimento dello status del mercato per individuare i migliori segmenti per l’azienda.

Questo approccio strategico garantisce che la segmentazione del mercato non sia solo una pratica commerciale, ma un mezzo per stabilire connessioni più profonde e significative con i consumatori, migliorando la rilevanza del brand e la fedeltà dei clienti nel lungo periodo.